di Remigio Di Benedetto
Sono le 8 e mezza e stiamo percorrendo la strada statale 417 Catania – Gela. Siamo tre “ragazzi” (200 anni in totale, 63+63+74) ansiosi di raggiungere Niscemi per partecipare a una impegnativa gara podistica, il Campionato Regionale di Corsa Campestre Master 2017. Nonostante le carte d’identità ci sentiamo “giovani”, anche se le nostre gambe lo sono un po’ meno e in gara daremo il massimo per noi e per la nostra società.
Quando, lasciata la statale, imbocchiamo i primi contrafforti che ci conducono a Niscemi, la piana gelese è ai nostri piedi, un magnifico panorama che osserviamo distrattamente, la nostra testa è già alla gara. Appena entriamo in paese ci aspettiamo di trovare delle indicazioni stradali, a cura degli organizzatori della manifestazione, che in breve ci conducano sul luogo dove si svolgerà la gara. Ma in assenza di quanto da noi immaginato, è invece la cortesia dei niscemesi ai quali ci rivolgiamo, a darci le giuste indicazioni. Quando a 50 metri dal punto di ritrovo della manifestazione, vediamo appeso a un palo un minuscolo cartellino formato 5 x 15 centimetri con su scritto “gara” e una freccia che indica di svoltare a sinistra, ci viene proprio da ridere.
Faccio subito la “conoscenza” del percorso “sgambettando” su e giù per il tracciato ben delimitato da striscioline colorate; capisco che le condizioni atmosferiche caratterizzate da un forte vento certamente non ci agevoleranno. Arriva il momento della partenza della prima batteria composta dalle donne più gli uomini Over 65; io sono in fase di riscaldamento e faccio da spettatore. Non c’è storia, la prima batteria viene “domata e dominata” da Tatiana Betta (A.S.D. Podistica Messina) che scatta in testa al gruppo dei concorrenti fin dal primo centimetro di gara e nulla possono contro di lei Laura Speziale dell’Universitas Palermo e Giovanni Fusco primo degli uomini, anch’egli dell’Universitas Palermo, rispettivamente seconda e terzo nella batteria. L’amico Giuseppe Ventura, 74 “primavere” (A.S.D. Fiamma San Gregorio), mio compagno di viaggio, giunge “tranquillamente”, sorridendo, a quasi un quarto d’ora dalla vincitrice della batteria.
Mentre il tempo non accenna a migliorare giunge il mio momento e quello dell’amico e compagno di viaggio Giuseppe Blanco (Fiamma S. Gregorio), siamo alla seconda batteria dai 50 ai 64 anni. In assenza del gonfiabile che forse avrebbe “spiccato” il volo a causa del forte vento, è un’impercettibile linea bianca tracciata a terra a indicare l’esatto punto della partenza.
Puntualissimo alle 10 e 45 c’è il via di Pino Giordano e siamo tutti in corsa. Un rapido passaggio sopra i “magici” tappetini che rilevano i nostri passaggi attraverso i microchip e siamo subito al primo tornante. La batteria non è numerosa, siamo in 68 e il giro da ripetere 5 volte di 1 chilometro e trecento metri, permette al gruppo di distendersi senza difficoltà. Il fondo del tracciato è ben asciutto, compatto e duro, è anche ben pulito e senza buche particolarmente insidiose. La sequenza che si ripete più volte lungo il percorso è semplice: discesa, tornante, salita, tornante e ancora discesa e poi salita. Così fino a che negli ultimi 300 metri, due tornanti che sono dei veri e propri scalini, congiungono due tratti quasi in piano. I cambi di ritmo sono praticamente continui e io cerco di affidarmi all’esperienza di Mauro Prosperi (A.S.D. Virtus Acireale), dai trascorsi a “cinque cerchi”, cercando di seguire sia pure a distanza la sua scia. Ma oggi l’amico Mauro, come il dio Mercurio ha le “ali ai piedi” ed è impossibile per me stargli dietro. Sono al terzo giro, Prosperi è ormai lontano e dietro di me ho “fatto il vuoto”; l’unico che mi “minaccia” da vicino è Boumalik Abdelkrim (Atletica Canicattì) che al momento è in testa alla batteria e sta per doppiarmi. Sono al quarto giro, sento che lo speaker annuncia la vittoria del marocchino seguito a breve distanza da Alessandro Attilio dell’Atletica Sicilia. Io dopo avere sorpassato in doppiaggio Giuseppe Blanco, con il fiato residuo affronto il quinto e ultimo giro, ancora discese, tornanti e salite, una sequenza che alla fine è massacrante. Alla fine anch’io sono sul “tappetino magico” a registrare il mio arrivo ufficiale. Sono a poco più di 7 minuti dal vincitore della batteria e a 1’23” dal gradino più basso del podio di categoria occupato da Prosperi.
Quando finalmente giunge sul traguardo in “soli” 51 minuti il mio presidente di società, Biagio Di Mauro, si chiude la batteria e può iniziare la successiva dai 35 ai 49 anni. Anche questa è dominata dal Marocco con Bibi Hamad dell’Universitas Palermo; nulla può alle sue spalle Giovanni Cavallo (A.S.D. Podistica Messina) che “scalpita” e tiene ben salda la seconda piazza, mantenendo a distanza Antonino Renda della Marathon Monreale che completa il podio della batteria.
Al termine delle batterie per tutti gli atleti c’è un gradevole ristoro e per i migliori coppe grandi e piccole. La giornata “podistica” per noi tre “ragazzi” termina qui, si riparte alla volta di casa. Lungo la strada, con più attenzione rispetto all’andata, osserviamo gli infiniti campi di carciofi della piana gelese, mentre il nostro pensiero è al prossimo appuntamento sportivo. Ancora una volta ci impegneremo con il massimo delle nostre forze.
Grazie per la bella manifestazione all’A.S.D. Corri Niscemi che ha proposto un percorso impegnativo che ci è apparso tecnicamente perfetto e grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla bella riuscita della manifestazione.